Il Mobile Payment, ossia le applicazioni per il pagamento di beni e servizi con il cellulare, può rappresentare anche in Italia un fattore di profonda innovazione nei processi di pagamento, soprattutto per acquisti di basso importo con micro-pagamenti.
Il Mobile Payment e le sue prospettive di sviluppo in Italia sono stati gli argomenti del convegno, tenutosi presso il Politecnico di Milano il 20 Gennaio scorso, dal titolo “Mobile Payment in Italia: finalmente ai blocchi di partenza!”, promosso dall’Osservatorio NFC & Mobile Payment della School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con il DEI-Dipartimento di Elettronica ed Informazione e con l’RFId Solution Center.
Secondo i dati esposti durante il convegno, nel giro di tre anni un quarto degli italiani utilizzerà il cellulare per effettuare pagamenti. Il Mobile Payment in Italia è ancora in fase embrionale: gli italiani che lo utilizzano sono ancora una porzione estremamente limitata, se si escludono le donazioni tramite Sms.
Sono comunque in crescita le applicazioni di Mobile Remote Payment offerte sul mercato: esempi sono il pagamento del parcheggio tramite un Sms o l’acquisto di servizi ferroviari. Diversi colossi del mercato della telefonia mobile stanno lavorando a pieno regime per riuscire a rendere presto disponibili dei servizi di mobile payment nella propria offerta di cellulari di ultima generazione.
Le applicazioni di Mobile Payment “in senso stretto” sono principalmente due:
- i Mobile Remote Payment, i servizi che consentono di effettuare un pagamento a distanza tramite rete cellulare (Gsm, Gprs, Umts, Hsdpa, ecc.), quali ad esempio il pagamento dei parcheggi o la ricarica di una smart card per il video on demand su Tv digitale terrestre;
- i Mobile Proximity Payment, i servizi in cui il pagamento viene effettuato in prossimità, ossia vi è una vicinanza fisica tra acquirente e prodotto/servizio acquistato, quali ad esempio la spesa presso un punto vendita della grande distribuzione o il pagamento del biglietto su un mezzo di trasporto.
La strada da fare è ancora lunga per la diffusione dei pagamenti tramite cellulare in Italia. Non c’è da stupirsi, infatti, che oggi molti italiani confondono i nuovi strumenti di pagamento come il mobile payment con le “classiche” carte di credito o debito.
Affiché il mobile payment diventi una effettiva possibilità di business si deve ancora lavorare tanto su:
- il quadro normativo;
- la sicurezza nelle transazioni;
- l’organizzazione della filiera dell’offerta;
- la percezione dei consumatori;
- l’informazione degli esercenti.
Nell’ultimo anno emergono, però, sono emersi trend positivi sulla diffusione del mobile payment vista la semplicità nell’utilizzo e la comodità per gli utenti.