Educazione finanziaria, un corso per i ragazzi

di Barbara Weisz

25 Novembre 2010 13:00

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Lezioni di Bpm e PattiChiari per gli studenti delle medie: il lavoro, il risparmio, i sistemi di pagamento. Le domande: cosa fanno con la paghetta?

Un approccio semplice, informale e soprattutto concreto, per spiegare ai ragazzi l’economia in modo comprensibile. Del resto, c’è una percentuale di giovanissimi superiore al 40% che apprezzerebbe un maggiore coinvolgimento su questi temi. E tutti sono quotidianamente alle prese con questioni di gestione finanziaria, per esempio decidendo come e quando spendere la paghetta. Il tema della formazione economica di base dei ragazzi è al centro della settimana dell’educazione finanziaria promossa dalla Banca Popolare di Milano e da PattiChiari, in collaborazione con Junior Achievement Italia.

Dal 29 novembre al 3 dicembre 400 studenti della provincia milanese avranno la possibilità di partecipare ai workshop del programma didattico “Io e l’economia” che si terranno nella sede del Centro Servizi della Banca Popolare di Milano in viale Bezzi. È dal 2004 che PattiChiari promuove in collaborazione con le banche consorziate e con Junior Achievement questo prgramma che ha già coinvolto 18 regioni, 42 città, oltre 60mila studenti.

Le lezioni permetteranno ai ragazzi di familiarizzare con una serie di temi come il lavoro (la carriera, la presentazione personale, il curriculum), o l’economia personale: la pianificazione delle spese, la gestione del budget, il valore del risparmio, i sistemi di pagamento. Argomenti che tradizionalmente fanno parte del mondo dei “grandi” ma che vengono proposti attraverso una metodologia adeguata all’età dei giovani. I quali, peraltro, dimostrano spesso e volentieri un notevole interesse di base.

Per esempio, il 31% dei ragazzi si dichiara interessato alla gestione economica della propria famiglia, e il 44% afferma che desidererebbe essere maggiormente coinvolto dai genitori su questi temi e saperne di più. Il 24%, invece, quindi quasi uno su quattro, non si dichiara interessato. I dati si ricavano dalle risposte a un questionario che gli studenti sono chiamati a compilare (in forma del tutto anonima) al termine del corso per verificare l’efficacia delle nozioni apprese, e si riferiscono alla scorsa edizione della settimana di educazione finanziaria (hanno risposto circa 900 studenti).

Interessanti le risposte alle domande sulla paghetta che spesso i ragazzi ricevono dalla famiglia. Il 34% riesce a risparmiarne circa la metà, il 44% mette via circa il 10%, il 22% invece la spende integralmente. E cosa fanno quando sono a corto di denaro? Il 43% si rivolge ai genitori o ad altri familiari, mentre il 57% dichiara di fare qualche lavoretto.

Quanto all’atteggiamento nei confronti degli acquisti, il 59% dice di calcolare quanto ha speso di recente prima di affrontare nuove compere, il 17% ci pensa due volte e decide di rinviare l’acquisto, il 22% invece davanti a una propsta allettante procede senza fare alcun tipo di riflessione sulla disponibilità economica. Infine, la propensione alla pianificazione e al risparmio in vista di scelte future: il 46% dice di mettere da parte il denaro, mentre una percentuale quasi analoga, il 43%, spiega che prova a risparmiare ma lo trova abbastanza difficile, e l’11% dichiara di non mettere da parte nulla.