L’auto aziendale può essere concessa ai dipendenti, ai soggetti legati all’impresa da un contratto di collaborazione e agli amministratori:
- per uso esclusivamente personale;
- in uso promiscuo, cioè per essere utilizzata in parte per necessità legate all’azienda e in parte per uso personale;
- ad uso esclusivamente aziendale.
Per dotare un’impresa di un parco auto rispondente alle reali necessità esistono formule differenti che vanno dall’acquisto dei veicoli, al leasing, al noleggio a lungo termine.
La scelta di acquistare o meno una o più autovetture è, per una società, una scelta da valutare attentamente, tenendo presenti molteplici aspetti di carattere fiscale, amministrativo e contabile. Acquistare un’auto aziendale, ad esempio, può essere una soluzione vantaggiosa per le imprese con una buona liquidità disponibile: il veicolo è iscritto nell’attivo di bilancio e può essere ammortizzato.
Non sono però da sottovalutare gli ingenti investimenti iniziali da affrontare e i costi di manutenzione, connessi al personale dedicato e i costi accessori, come imposte di bollo, assicurazione etc, interamente a carico dell’azienda. Formule alternative all’acquisto sono il leasing e il noleggio a lungo termine.
Il leasing è una formula di finanziamento molto vantaggiosa per le aziende che desiderano avere una flotta di auto sempre attuale senza dover immobilizzare capitale, con la possibilità di riscattare i mezzi al termine del contratto.
Con il noleggio a lungo termine, invece, è messa a disposizione un’automobile per un periodo tra i 12 mesi e i 5 anni. È la società che noleggia che si ha l’onere di gestione del veicolo e a suo carico sono il pagamento del bollo, dell’assicurazione, dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Alla società noleggiatrice va pagato un canone che rappresenta l’unico costo da sostenere e consente un risparmio di circa il 15% rispetto alla gestione di un parco vetture di proprietà, perché sono messe da parte brutte sorprese legate a manutenzioni straordinarie, a sinistri o a furti.
Una nuova figura di manager è recentemente venuta alla luce per occuparsi proprio degli aspetti di gestione della flotta aziendale: il fleet manager.
Si tratta di una figura ancora poco nota e scarsamente utilizzata, ma molto interessante soprattutto in presenza di flotte di una certa consistenza, che spesso anticipa un outsourcing complet, e che consiste nel trasferire parte o tutti gli oneri di gestione alla società di noleggio, pur mantenendo la proprietà delle vetture.
In particolare, nel caso in cui il parco auto aziendale ha vita media piuttosto bassa e l’azienda decide di mantenere gli automezzi in proprietà, il ricorso al al fleet management può essere una buona soluzione.