Giustizia: le aziende scelgono la mediazione

di Massimiliano Santoro

16 Febbraio 2012 16:00

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Sempre più imprese e consumatori scelgono procedure di giustizia alternativa per dirimere controversie; e il costo per le aziende è di 23 miliardi.

Boom della giustizia alternativa nel 2010. Oltre 86.000 procedure avviate per la maggior parte concernenti conciliazioni Corecom, negoziazioni paritetiche e mediazioni amministrative.

I dati sono stati resi noti nel corso della presentazione del Quinto rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia, realizzato da Camera di commercio di Milano, Unioncamere e Isdaci (Istituto Scientifico per l’arbitrato la mediazione e il diritto commerciale), con il patrocinio di Camera dei Deputati e Regione Lombardia, e presentato alla Camera di commercio di Milano a due anni dall’entrata in vigore della nuova legislazione sulla mediazione

La scelta di affidarsi alla giustizia alternativa sta nei brevi tempi, comparati a quelli della giustizia ordinaria, attraverso i quali si riesce a scogliere il nodo della controversia: 228 giorni di media per un arbitrato, con un valore economico medio di circa 520.000 euro, e 56 per una procedura amministrata, con una media economica di 16.331 euro, mentre la media per dirimere un caso di giustizia civile è pari a 7 anni e tre mesi.  Le principali tematiche? Telecomunicazione, commercio e contratti bancari e finanziari per la mediazione, diritto societario, appalti, commercio e immobiliare per gli arbitrati.

Per quanto concerne le mediazioni amministrate dalle Camere di Commercio, pari a 17.387 ovvero il 94% del totale, l’ importo medio è stato di oltre 544.000 euro.

I ritardi per la giustizia rappresentano un costo di circa 23 miliardi per le imprese italiane – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano. Una cifra troppo elevata soprattutto in un contesto di crisi economica come quello che stiamo attraversando. Imprenditori e consumatori hanno bisogno di un sistema veloce ed efficiente che consenta di risolvere in modo economico le controversie. La mediazione diventa quindi, su molti temi, la prima via di soluzione permettendo di alleggerire i procedimenti in tribunale. Per questo la Camera di commercio di Milano è attiva a livello nazionale ed internazionale, grazie alloperato della sua Camera Arbitrale e a collaborazioni per la promozione e la diffusione degli strumenti di giustizia alternativa.

I dati dell’osservatorio Unioncamere sulla mediazione, rileva il presidente Ferruccio Dardanello, mostrano che le 93 Camere di commercio iscritte nel registro del Ministero della giustizia dal marzo a dicembre 2011 hanno gestito circa 15.000 mediazioni che costituiscono il 25% di tutte le mediazioni obbligatorie gestite in Italia e circa il 70% risulta gia definito. Di queste nel 40% dei casi la controparte ha accettato di presentarsi davanti al mediatore e nel 55% dei casi si è conclusa con un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Con l’entrata in vigore a marzo dell’obbligatorietà per rc auto e condominio ci si aspetta una ulteriore crescita che contribuirà alla riduzione del contenzioso ad alleggerirete il carico di lavoro degli uffici giudiziari ma soprattutto una riduzione di tempi e costi per cittadini e imprese”.