Disoccupazione: un team UE in aiuto all’Italia

di Teresa Barone

17 Febbraio 2012 08:00

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Un team europeo punta a favorire l'occupazione giovanile in quei Paesi - come l'Italia - dove la mancanza di lavoro raggiunge livelli molto elevati.

Dieci esperti europei di occupazione, formazione e politica regionale chiamati in Italia per avviare nuovi programmi finalizzati a risollevare le sorti del lavoro giovanile: ecco come si compone il team inviato dalla UE nei paesi europei caratterizzati da un tasso di disoccupazione superiore al 30%.

Entro il 24 febbraio, come annunciato dalla portavoce della Commissione Europea Pia Ahrenkilde, giungerà infatti nella penisola un gruppo di professionisti selezionati per dare aiuti concreti agli stati membri che mostrano trend preoccupanti in materia di carenza di posti di lavoro: oltre all’Italia, si tratta di Spagna, Grecia, Slovacchia, Portogallo, Irlanda, Lituania e Lettonia. Obiettivo primario del team è quello di riorganizzare e decidere come utilizzare i fondi europei relativi al periodo 2007-2013 che non siano stati ancora impiegati: in ambito nazionale, ad esempio, è ancora priva di utilizzo una vasta fetta dei contributi pari al 29% del totale iniziale.

I dieci esperti di Bruxelles effettueranno un completo monitoraggio della situazione occupazionale per poi riferire al presidente della Commissione Josè Barroso, chiamato a sua volta a comunicare quanto scaturito dalle varie “campagne” mirate ad affrontare l’emergenza disoccupazione nel corso del prossimo vertice dei capi di Stato, in programma per i primi di marzo.

Stando a quanto reso noto dalla Commissione, l’Italia si caratterizza per una situazione abbastanza anomala e senza dubbio significativa, soprattutto perché la maggior parte della forza lavoro giovanile priva di impiego ha comunque un titolo di studio di alto livello. Gli under 30 che non riescono a inserirsi sul mercato, infatti, sono spesso in possesso di una laurea, quindi la mancanza di impiego riguarda prevalentemente il lavoro qualificato. La stessa UE ha infatti dichiarato che “La disoccupazione giovanile in Italia è causata da molti fattori tra cui la segmentazione del mercato del lavoro e un sistema squilibrato di sostegno alla disoccupazione che ha creato diseguaglianze tra le generazioni.”

Quali sono le strategie che saranno attivate per favorire l’occupazione? Secondo le anticipazioni sull’operato e gli obiettivi del team europeo, per sbloccare il mercato del lavoro giovanile è necessario adottare misure che agevolino l’accesso al credito delle imprese, e promuovere l’apprendistato per far si che per i giovani laureati si aprano buone prospettive di impiego subito dopo il termine del corso di studi.