Si accenderanno questa settimana (15-17 giugno) i riflettori, a Perugia, sul Festival dell’Energia, un’occasione in cui istituzioni, operatori, esperti e cittadini si confronteranno su uno dei temi più caldi del nostro presente e del nostro futuro, fra effetti duraturi della crisi e opportunità di cambiamento del settore e dei nostri stili di vita.
Uno dei focus della manifestazione è certamente il ruolo dell’auto che, secondo una recente ricerca McKinsey, sta presentando un’evoluzione frutto degli investimenti in ricerca e sviluppo delle principali Case costruttrici. Il paragone, sempre secondo McKinsey, è impietoso con altri settori in cui l’Italia da decenni eccelle come gli elettrodomestici e che sono da anni fermi a modelli consolidati e con limiti forti sul fronte dell’innovazione.
Grandi fronti dell’evoluzione dell’auto sono l’adozione di tecnologie digitali e la spinta ad una riduzione dei consumi, a favore di una maggiore sostenibilità del suo uso.
La tecnologia, se oggi consente sperimentazioni dei modelli driver-less come la Google Car in alcuni Stati americani, è oggi al servizio dei viaggiatori grazie all’integrazione con gli smartphone e quindi permette:
– di avvalersi di mappe e navigatori “social” – es. Waze – che si affidano alla capacità di controllo e di aggiornamento della community al fine di segnalare incidenti, lavori in corso e traffico;
– di integrare la guida con le decisioni di consumo e informazione basate sulle applicazioni geolocalizzate, es. Foursquare, e sulle piattaforme integrate come Google Plus che ha da poco sostituito Google Places in un’esperienza complessiva di ricerca e consultazione di dati e commenti locali;
– di fruire delle soluzioni basate sulla realtà aumentata per vedersi sovrapporre all’immagine proiettata dalla fotocamera dello smartphone informazioni geografiche o turistiche (molto bella l’app del Comune di Ferrara) o contenuti digitali;
– di far emergere forme di autonoleggio con parcheggio distribuito delle vetture in città rintracciabili attraverso una app: è il caso di Drive Now, soluzione innovativa lanciata da BMW a Monaco di Baviera.
Il tema dell’auto come accesso e non come possesso porta a considerare le innovazioni sul fronte della sostenibilità come:
– l’uso dei big data – i segnali che gli smartphone possono trasmettere, anche implicitamente – per aiutare gli Enti locali nella lettura dei flussi viabilistici e quindi nel miglioramento sia della mobilità sia della infomobilità;
– la diffusione di app che facilitino il car-sharing come Zipcar;
– la nascita e soprattutto la diffusione di app che suggeriscano comportamenti di guida più eco-sostenibili.
L’auto è uno solo dei fronti su cui occorre concentrarsi ed infatti il Festival affronta il tema dell’energia sui piani più diversi, ma quel che è certo è che il digitale potrà farci guardare con sorriso e come un lontano passato l’immagine di Carlo Verdone, nei panni del marito i Magda, che chiede senza successo informazioni fin troppo precise all’Aci.