I rifiuti tecnologici sono “preziosi”

di Massimiliano Santoro

9 Luglio 2012 13:40

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Tonnellate di oro e argento vengono usati ogni anno per realizzare Pc, cellulari, tablet ed altro con un valore complessivo di 21 mld di dollari.

C’è una vera e propria miniera d’oro negli apparecchi tecnologici che ormai fanno parte del nostro vissuto quotidiano. E’ quanto hanno riferito gli esperti nell’ambito del The GeSI & StEP E-Waste Academy svoltosi ad Accra in Ghana.

Ben 320 tonnellate d’oro e più di 7500 tonnellate di argento sono usati ogni anno per costruire i PC, i telefoni cellulari, i tablet ed altri nuovi prodotti elettronici che si usano ormai in tutto il mondo. Secondo gli esperti, la produzione di questi strumenti tecnologici richiede più di 16 miliardi di dollari in oro e 5 miliardi di argento per un totale di 21 miliardi di dollari pari al Pil di El Salvador. Tuttavia, la maggior parte di questi metalli preziosi sarà dissipato e solo il 15% viene recuperato oggi nei Paesi sviluppati o in via di sviluppo.

I rifiuti elettronici contengono metalli preziosi dalle 40 alle 50 volte più ricchi dei minerali estratti dal suolo, e la quantità di oro, argento e altri metalli preziosi disponibili per il recupero sono in aumento insieme alla rapida crescita delle vendite di beni elettrici ed elettronici, tra cui la nuova categoria di computer tablet.

Per quanto riguarda il solo oro, i prodotti elettronici hanno consumato il 5,3% (197 tonnellate) della produzione mondiale nel 2001 e il 7,7% dello scorso anno (320 tonnellate). In quella stessa decade, anche se la fornitura annuale di oro del mondo è cresciuta del 15%, passando da circa 3.900 tonnellate nel 2001 a 4.500 tonnellate nel 2011, il prezzo per oncia è balzato da meno di 300 dollari a più di 1.500 dollari.

Tuttavia, circa il 50% dell’oro in materia di “e-waste” si perde in rudimentali processi di smantellamento nei paesi in via di sviluppo rispetto al 25% nei paesi sviluppati.