Voci di corridoio ce n’erano abbastanza e alla fine, Giovanni Bazoli, fra i maggiori associati e presidente del Consiglio di Sorveglianza di banca Intesa San Paolo, esce allo scoperto attraverso il patto per la finanziaria bresciana Mittel, con la certezza che la ricapitalizzazione del gruppo editoriale Rcs, si farà.
L’aumento di capitale per Rcs Mediagroup che pubblica tra l’altro, il Corriere della Sera, si compierà entro l’anno e sarà, puntualizza Bazoli, “un corollario all’adozione di un più ampio piano industriale su cui, attualmente, lavora Pietro Scott Jovane, amministratore delegato Rcs”. La disamina è prefissata al prossimo 19 dicembre, data in cui apparirà chiara anche la quota del reinvestimento con l’acquisizione di un dato imprescindibile, vale a dire il vero fabbisogno di risorse. A questo proposito gli analisti di Kepler prevedono un aumento di capitale pari a circa 500 milioni di euro, con l’obiettivo di ridurre l’attuale debito (netto/ebitda), da 5,5 al 2, già dal 2013, senza considerare cessioni asset, che, al momento, comporterebbero difficoltà oggettive.
Su tutta l’operazione vige il consenso dell’intero team associato (in primis, Fiat e Mediobanca); a confermarlo è Angelo Provasoli, presidente Rcs, dichiarando quanto sia viva la coesione fra soci nel comune interesse al futuro della società, mentre le news del Sole 24 Ore rivelerebbero che proprio la ricapitalizzazione non sarebbe in opposizione al precedente piano di Piazzetta Cuccia, titolare per il 14% di quote societarie. D’altro canto, il Lingotto, detentore al 10,3% e l’amministratore John Elkann, si sono espressi in qualità d’azionisti “non disattenti”.
Fuori dal patto, anche gli altri affiliati, come Diego Della Valle (la cui quota è ferma all’8,7%) e Giuseppe Rotelli (primo singolo azionista con il 16,5%, da sempre favorevole a una ricapitalizzazione), si dichiarano pronti a sostenere il nuovo assetto finanziario e fare la propria parte.
Per il più grande gruppo editoriale italiano le ottime news hanno letteralmente “incendiato” il titolo in Piazza Affari, con rialzi fino al 15% e un crescendo a fine giornata, che è andato oltre l’11% a 1,451 euro.
Notizia dell’ultima ora: secondo quanto si è appreso, anche l’uomo d’affari Alessandro Proto sarebbe interessato a rilevare la partecipazione dei Benetton del 5,1%, dichiarando che un intervento all’interno del nuovo prospetto, non sembra essere più “strategico” al loro business. La quota, quindi, potrebbe rialzarsi fino a 3 euro per azione, rispetto alla precedente chiusura in Borsa.