In Serbia, la Fiat ha siglato un accordo con i sindacati per aumentare del 13% il salario dei circa 2.500 dipendenti che lavorano nello stabilimento di Kragujevac, dove si produce la nuova 500L, la nuova auto del Lingotto per la quale sono state registrate forti richieste.
L’intesa tra le parti, che entrerà in vigore da ottobre, prevede che gli operai quadagnino circa 40 euro in più rispetto ai 300 euro attuali mensili, una cifra che rappresenta un quinto rispetto a quanto guadagnano i colleghi negli stablimenti italiani e un terzo rispetto al sito produttivo Fiat in Polonia. Nel nuovo contratto è previsto anche il pagamento della tredicesima e di un bonus da corrispondere ogni anno in 2 rate per un importo totale di 320 euro.
Si spera che l’accordo firmato dalle parti sia propedeutico a una ulteriore intesa legata questa volta all’orario di lavoro, ritenuto troppo lungo e pesante dai dipendenti e dal leader sindacale Zoran Mihajlovic, che ha ricordato che il contratto firmato a tarda primavera – e per il quale era stata concordata una revisione 6 mesi dopo – prevedeva 10 ore di lavoro su 4 giorni lavorativi alla settimana, preferiti alle 8 ore per 5 giorni.
“Tale impegno – ha ricordato – è troppo gravoso per le maestranze Fiat operanti in Serbia, dato che spesso con gli straordinari si arriva a 12 ore. Pertanto, è opportuno riformulare l’accordo stabilendo un’organizzazione del lavoro basata su 8 ore per 5 giorni“. La forte domanda per la nuova Fiat 500L era stata la causa principale del ricorso a orari prolungati che coprivano anche il venerdì.
Mentre l’azienda guidata da Sergio Marchionne per ora non è intenzionata a diminuire l’orario di lavoro secondo le richieste degli operai, da Kragujevac è arrivata la notizia che presto saranno assunti altri 150 dipendenti da destinare alla catena di montaggio per incrementare la produzione. I sindacati non escludono iniziative di protesta per cambiare l’orario di lavoro.
Intanto, nello stabilimento serbo riprenderà presto anche la produzione della Punto Classic, destinata soprattutto al mercato locale. Continua a pieno ritmo, invece, l’assemblaggio della 500L che – con un prezzo finale di 15mila euro – sarà quasi esclusivamente destinata all’esportazione. Nel 2012 ne saranno assemblate 30mila unità contro le 160mila previste per l’anno prossimo.