I social media rappresentano un grande potenziale per i manager, ma attualmente sono solo quelli che lavorano all’estero a sfruttarli appieno. Lo dimostrano vari report condivisi in Rete, che sottolineano come anche i dirigenti italiani dovrebbero iniziare a sfruttarli a scopo professionale.
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In Italia, i social media sono per lo più ignorati dai manager: Twitter, LinkedIn, YouTube e i blog sono ancora considerati un territorio da esplorare, dove si sono spinti ancora in pochi. Secondo quanto dichiarato da Muzi Falcoli di Methodos Spa, nel bel Paese stanno però nascendo delle nuove figure professionali destinate ad affiancare i top manager proprio in questo territorio, dunque la situazione è destinata a cambiare in futuro, e anche velocemente:
«Trovo che Twitter sia un incredibile acceleratore nella diffusione di informazioni. Grazie al social media ho potuto creare un’interazione con un pubblico non altrimenti raggiungibile. Una platea che reagisce a stimoli che possono derivare anche da eventi chiusi, come avvenuto nel corso della presentazione delle smart city all’ultimo Forum Ambrosetti» sostiene Eliana Baruffi, direttore della comunicazione e responsabile dell’ufficio stampa di ABB.
Secondo una recente ricerca condotta da Lundquist, su 513 manager delle 100 principali aziende italiane solo il 5% usa Twitter, circa la metà usa LinkedIn e solo in sette tengono un blog professionale.
Sarebbe però bene per i top manager saper utilizzare al meglio i social media, dato che ormai vengono considerati a tutti gli effetti delle fonti primarie di informazione anche in ambito finanziario.
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