Numerose manager norvegesi sarebbero costrette a frequentare un corso di addestramento estivo, in modo tale da potersi candidare ai posti dirigenziali delle società più quotate. Lo racconta l’Herald Tribune, con un articolo volto a informare circa tale realtà.
A quanto pare, secondo i responsabili delle aziende, alle donne manager mancherebbero le capacità di “networking”, così come la vocazione alla leadership che, invece, sarebbe caratteristica prettamente maschile. Con questa iniziativa estiva, si vorrebbe dunque arrivare a una migliore formazione delle aspiranti manager rosa, così che le imprese possano ingaggiarle e soddisfare i requisiti richiesti dal governo di Oslo (Norvegia).
Nel 2003 fu infatti approvato l’obbligo di parità dei sessi nei consigli di amministrazione delle società, ma si è adeguato alla normativa solamente il 30% delle società norvegesi. Certo, è lontano da quanto chiesto dal governo, ma si tratta comunque di un dato positivo soprattutto se confrontato alle realtà rosa degli altri Paesi.
In Italia una normativa simile è stata varata circa due anni fa, nel 2011, ma da allora si è visto solamente un piccolissimo aumento. Si è infatti passati dal 10% all’11% di manager donne nei CdA. In Germania, la quota rosa è invece del 30%.
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