I piani di miglioramento delle prestazioni (PIP) rappresentano degli ottimi strumenti che i manager possono usare per identificare quelle aree in cui un dipendente non è produttivo come dovrebbe essere, e aumentare la sua capacità. L’obiettivo di ogni boss che si rispetti dovrebbe essere quello di consentire a ogni membro del proprio team di raggiungere le migliori performance possibili.
Se un dipendente è altamente produttivo, ne beneficia tutta l’azienda. Ecco dunque di seguito cosa fare per ottenere i migliori risultati con i PIP.
Identificazione. Innanzitutto il manager deve individuare quelle aree in cui uno specifico dipendente non riesce a soddisfare le aspettative aziendali. Sviluppare di conseguenza un programma di miglioramento sistematico, che può comprendere il coaching formale o un training sul posto di lavoro.
Documentazione. I PIP prevedono la raccolta delle informazioni necessarie a presentare una documentazione completa che fornisca tutti i dettagli sulle performance dei dipendenti. I manager non sono sempre in grado di riconoscere i punti di forza e di debolezza del proprio team, dunque avere tutto su carta può essere utile a riguardo. Raccogliere poi i feedback sulle prestazioni di ogni singolo lavoratore può aiutare il manager a ottenere dei miglioramenti.
Comportamenti. Il manager deve saper identificare poi i comportamenti di quei dipendenti che non stanno garantendo le migliori performance. Un membro è sempre in ritardo oppure salta le sessioni di formazione richieste dall’azienda? Teneteli sotto controllo.
Abilità e capacità. Aiutate i dipendenti a esprimere il loro potenziale cercando di capire quelle che sono le abilità e le capacità che possiedono singolarmente. Un piano PIP adeguato può garantire ottimi risultati, aiutando eventualmente il manager a riassegnare un membro del team a un’altra area, in cui può essere più adatto.
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