Leadership, capacità decisionali e paura di sbagliare

di Teresa Barone

18 Aprile 2013 10:00

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Quali sono le strategie migliori per prendere la decisione giusta? Ecco come combattere il timore di sbagliare e l?avversione al rischio.

L’arte del decision making appartiene ai grandi leader, ma su quali qualità e comportamenti si basa? Come si conquista la capacità di prendere decisioni limitando gli errori? Gli esperti consigliano a chi occupa ruoli di responsabilità di avere un approccio cooperativo al processo decisionale, coinvolgendo il proprio team e, soprattutto, affinando le proprie doti di ascolto.

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Chi ha a che fare ogni giorno con i processi decisionali, tuttavia, sa bene cosa significa arginare la paura di sbagliare che, nella maggioranza dei casi, si traduce in una cerca avversione al rischio e incapacità di andare fino in fondo alle proprie scelte, fino a essere colpiti da una sorta di “paralisi dell’analisi”.

Secondo uno studio recente, l’arte di prendere decisioni è appannaggio dell’universo femminile, grazie alla capacità delle donne di collaborare con gli altri e analizzare a fondo tutti gli aspetti e i fattori in ballo, non sempre concernenti il business in senso stretto.

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Le strategie migliori per prendere la decisione giusta sono state sintetizzate proprio da una donna manager,  Susan Steinbrecher, Ceo e presidente della Steinbrecher And Associates. Il primo passo del processo decisionale è la definizione di un arco temporale entro il quale analizzare tutti gli elementi e le possibili alternative, fissando un termine ultimo e comunicandolo al proprio team di lavoro.

È importante, inoltre, condividere l’iter che porta alla decisione finale con i collaboratori, rendendoli partecipi e osservando la situazione dai loro punti di vista sfruttando prospettive differenti dalla propria.

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Saper prendere le decisioni migliori significa, infine, aver costruito attorno a sé un solido background in ambito aziendale, maturando considerazione e rispetto per i propri dipendenti e collaboratori e tenendo conto dell’impatto che una scelta potrebbe avere anche a livello umano.