Assunzioni, come migliorare il giudizio

di Chiara Basciano

18 Giugno 2013 11:00

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Per evitare di incappare in valutazioni sbagliate, ecco qualche consiglio per le giuste domande da porre.

Essere un buon giudice quando si tratta di assumere la giusta persona non si rivela sempre così facile. La prima impressione è quella che più di tutte può ingannare, ma spesso è proprio da un primo colloquio che si possono tirare fuori gli elementi giusti per capire che la persona che si ha davanti è quella adatta al ruolo da coprire, e in linea con la cultura aziendale. Qualche suggerimento può aiutare.

Un aspetto da considerare durante il colloquio è il rapporto tra quanto il candidato parla e quanto ascolta. Tutti cercano infatti persone capaci di esprimere il loro punto di vista, ma se il parlato superasse di molto l’ascolto, allora ci si potrebbe trovare di fronte a qualcuno incapace di apprendere dagli altri. Anche coloro che sembrassero estremamente ossequiosi sono da tenere sott’occhio, perché probabilmente stanno cercando di fare una buona prima impressione. Chi sembra se stesso invece può riservare meno sorprese nel futuro.

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Anche informarsi sulla situazione familiare o sentimentale può rivelarsi utile, così come, ove possibile, assistere al colloquio tra il candidato e un estraneo. Nel primo caso, sapere con chi ci si accompagna offre elementi utili per valutare la persona, mentre nel secondo caso si potranno vedere all’opera l’apertura e la gentilezza verso chi non si conosce. Un elemento utile qualora si avesse a che fare con dei clienti, indispensabile per l’integrazione con il resto del team di lavoro.

Può infine rivelarsi valido informarsi sulle ultime letture, sia per rendersi conto della curiosità intellettuale della persona, sia per avere qualche informazione in più sulla storia del candidato e i suoi riferimenti culturali. Da ultimo, se proprio non bastasse tutto ciò, chiedetevi se fareste un lungo viaggio in macchina con il candidato. Perché in fondo lavorare fianco a fianco ogni santo giorno potrebbe rivelarsi davvero molto più duro.