La stragrande maggioranza delle aziende di oggi utilizza un sistema di valutazione delle performance inventato decenni fa, in un molto più lento sistema economico aziendale. Come fare a capire se quello adottato è ormai obsoleto o meno?
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Quando il dipendente svolge bene il suo lavoro e come capirlo? Nell’economia frenetica di oggi, i sistemi tradizionali per valutare le loro performance semplicemente non funzionano. Le valutazioni devono infatti essere brevi – non più di dieci minuti – e dovrebbero concentrarsi sui risultati attesi da quell’esatto dipendente, e su quanto efficacemente egli riesce a raggiungerli.
Ad esempio, il responsabile di un progetto sta svolgendo il lavoro nei tempi previsti? È sotto al budget? Rispetta gli standard qualitativi imposti dall’azienda? Soddisfa il cliente? È in linea con gli altri dipendenti? Tutti questi fattori possono e devono essere misurati in modo coerente.
Il manager può dunque oggi pianificare una serie di mini interviste mensili che prendano solo dieci minuti di tempo. Si tratta di sessioni importanti perché aprono le linee di comunicazione tra le due parti e danno al dirigente la possibilità di aggiornarsi circa i progressi effettuati da ogni membro. Se il dipendente sta lavorando al di sopra delle aspettative, allora sarà quella l’occasione giusta per promuoverlo e per fissare nuovi obiettivi. Altrimenti si potranno intraprendere delle misure correttive.
Questo sistema delle mini interviste non è comunque infallibile ma può aiutare a ridurre lo stress e la tensione associata alla valutazione delle performance.
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