Un manager per il cambiamento

di Chiara Basciano

7 Marzo 2014 12:00

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Il change manager officer, una figura che aiuta ad affrontare la trasformazione aziendale

Una figura da noi poco diffusa ma che risulta indispensabile laddove si stanno mettendo in atto ristrutturazioni aziendali:il change manager officer.

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Direttamente dal sistema anglosassone dovrebbe entrare a far parte delle nostre società, per permettere di risolvere tutte le problematiche legate al cambiamento. I processi di trasformazione infatti sono spesso decisi dall’alto, senza un coinvolgimento di tutte le sezioni coinvolte direttamente nel lavoro e nella nuova strategia.

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Ciò porta a notevoli difficoltà di gestione, oltre a resistenze di tipo psicologico. Il CMO invece aiuta proprio a sviluppare una comunicazione trasversale, creando un ambiente di lavoro più collaborativo. Deve avere una visione d’insieme, riuscendo a capire la strada che l’azienda deve prendere e come superare eventuali ostacoli. Il suo lavoro deve coinvolgere più figure, creando un team di lavoro che sia trasversale.

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Per gestire il cambiamento, inoltre, il CMO deve saper affidare diversi compiti agli attori coinvolti, tenendo conto delle competenze di ognuno e veicolando la trasformazione in maniera non traumatica. Farsi aiutare dalla tecnologia per veicolare le trasformazioni è un ulteriore passaggio decisivo e purtroppo l’Italia ancora stenta a decollare in questo campo, anche a causa dell’età media delle dirigenze, meno inclini al “nuovo”.