Il 2013 è stato l’anno nero per quanto riguarda la cybercriminalità, lo evidenzia il Report Annuale 2013 stilato da Panda Security.
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Secondo i dati nel corso dell’anno è stato diffuso il 20% di tutto il malware esistente, con un totale di 30 milioni di esemplari in circolazione e una media giornaliera di 82.000 codici. Un dato allarmante che riguarda ogni tipo di dispositivo, ma con una preferenza per dispositivi Android, si calcola infatti che circa 2 milioni di minacce sono state diffuse lo scorso anno su tale sistema operativo.
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Le zone maggiormente interessate dalla diffusione di virus e trojan sono la Cina, con il 54,03%, seguita dalla Turchia, con il 42,15% e dall’Ecuador con 40,35%. Invece i paesi meno colpiti si trovano soprattutto in Europa (Svezia con 20,28%, Norvegia con 21,13% e Finlandia con 21,22%) e in Giappone.
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Gli attacchi sono stati effettuati principalmente tramite trojan, con un consistente 77,11% su tutto il malware, ma si registra un’importante crescita anche per quanto riguarda i virus, passati dal 9,67% del 2012 al 13,30% del 2013 e dei ransomware, tra cui il temibile CryptoLocker. Luis Corrons, direttore tecnico dei laboratori di Panda Security individua due famiglie di virus responsabile di questa crescita, si tratta dello “storico” Sality e dal più recente Xpiro.