Oggi il business plan viene utilizzato sempre più spesso e da pù persone, ma è indispensabile scriverne uno semplice, poiché uno di tipo elaborato può rendere le cose più complicate e meno alla portata di tutti. Ecco di seguito le linee guida per elaborarlo al meglio.
Per scrivere efficacemente d’affari bisogna utilizzare un linguaggio semplice, di facile lettura per tutti. Chi lo leggerà sarà infatti tentato dall’abbandonarlo se il dirigente utilizzerà un linguaggio troppo tecnico: vanno bene le frasi brevi, dirette, mentre bisognerebbe evitare i punti ad elenco, le parole d’ordine, gergo e acronimi.
Siate brevi: il documento non dovrebbe superare le venti o trenta pagine di testo più un massimo di altre dieci pagine per l’appendice, che servirà per le proiezioni mensili e per altri dettagli. Se un piano di business è più lungo di 40 pagine allora non sarà riassunto bene, anche se chiaramente ci sono delle eccezioni alla regola.
È possibile utilizzare i grafici che rendono i numeri più importanti, facili da trovare e facili da capire. Bene anche le tabelle riassuntive, i grafici a barre, le barre tridimensionali, quelle in pila, a torta (per le quote e i segmenti di mercato). Non utilizzare mai un grafico senza una didascalia.
Infine, anche l’estetica del business plan è importante: il testo deve essere visivamente semplice ma d’appeal, quindi utilizzare i giusti font, evitare i caratteri piccoli, usare le interruzioni di pagina per separare le sezioni – e per evidenziare le tabelle – e usare sempre il correttore ortografico, che aiuta prima della rilettura del testo.
=> Leggi le domande da porsi per un business plan vincente