Come adulti si possono avere delle cattive abitudini che uccidono la reputazione sul posto di lavoro: una di queste è l’arrivare sempre in ritardo. Se pensate che la puntualità non sia importante, vi sbagliate, ed ecco perché.
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Essere in ritardo è comprensibile poiché solitamente chi gestisce un’azienda è ricco di impegni, è sempre collegato, sempre inondato di telefonate, email e questioni che necessitano di una risposta immediata. Nonostante questi ostacoli, si può tuttavia essere puntuali e arrivare in tempo dimostra che quell’appuntamento è importante per voi, qualcosa che avete pianificato e qualcosa a cui tenete. Essere cronicamente in ritardo invece dà alle altre persone la sensazione che abbiate di meglio da fare, o peggio ancora che il vostro tempo è più prezioso di quello degli altri.
Essere puntuali è poi un modo semplice per dimostrare a collaboratori, clienti e partner che ci si può fidare di voi, la puntualità infatti ispira un senso di fiducia e indica che siete organizzati, responsabili e in grado di gestire il vostro tempo al meglio.
Essere in ritardo è stressante, indica infatti che non si riesce a gestire il tempo a disposizione e dunque implica che si sia sempre di corsa e che ci si arrampichi spesso sugli specchi – ovvero che si dicano scuse – per recuperare. La puntualità è dunque importante per avere una buona reputazione professionale, non trascuratela.
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