Saper organizzare il lavoro è certamente la base del successo. Catalogare le priorità e muoversi in modo ordinato porta a redigere un business plan perfetto ma per sapere come fare davvero si possono trovare utili consigli nel Quaderno n. 53 della Commissione finanza e controllo di gestione dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano, dal titolo Comunicare con investitori e finanziatori: il ruolo del business plan.
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Secondo quanto scritto prima di tutto bisogna verificare l’attendibilità dei dati, potendo così giungere ad ipotesi di carattere generale per poi sviluppare quelle specifiche, si definirà così una struttura logica del piano dopo aver verificato la fattibilità economica e finanziaria. Bisogna considerare ogni elemento utile, tenendo conto dei possibili rischi.
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Secondo quanto riportato infatti esistono molti tipi di rischio. Nel dettaglio esistono rischi strategici, connessi alle strategie operate che permettono all’azienda di raggiungere gli obiettivi stabiliti; rischi operativi, che derivano dallo svolgimento dell’attività d’impresa e dagli errori che potrebbero manifestarsi in seguito al non corretto funzionamento del processo produttivo; rischi finanziari, facilmente individuabili e che comprendono il rischio di credito, i rischi di mercato e il rischio di liquidità; rischi puri, che derivano prevalentemente dall’esterno e non sono connessi con l’attività aziendale.
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Infine un buon business plan deve tener conto del fatto che più sono ambiziosi gli obiettivi del piano tanto più sarà necessario disporre di elementi a sostegno della loro credibilità.