Più tecnologia, più profitto

di Chiara Basciano

17 Settembre 2014 12:00

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La soddisfazione di chi adotta maggiore tecnologia in azienda non convince ancora i più cauti, ma i vantaggi sono evidenti

L’equazione sembra funzionare davvero, laddove le aziende hanno sviluppato il comparto tecnologico il profitto ha subito un’impennata.

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Non si tratta di supposizioni e ottimismo generale, ma di dati concreti come quelli raccolti da dallHarvard Business Review Analytic Services, che, anche grazie alla sponsorizzazione di Verizon, sono confluiti nel rapporto dal titolo The Digital Dividend – First Mover Advantage.

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A 672 manager provenienti da tutto i mondo è stato chiesto di dare una classificazione per quanto riguarda l’adozione della tecnologia nella propria azienda. Il 34% si è definito pioniere, cioè pronto a sperimentare, aperto al cambiamento e con la tendenza a muoversi per primo in ambito tecnologico. Il 35% si è definito un seguace, che viene quindi in seconda battuta, quando si rende conto dei traguardi raggiunti dagli altri. Il 30% invece è cauto ed intende avviare cambiamenti tecnologici una volta che siano orami assodati. Eppure sono i pionieri ad aver visto una crescita del 10% del volume di affari, contro la stasi dei più cauti.

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Gli ostacoli maggiori ad un approccio più sperimentatore sono di tipo culturale, ma non sono destinati che ad essere superati visti i notevoli vantaggi a cui si va incontro incrementando l’approccio tecnologico. Infine flessibilità nel 44% dei casi, collaborazione tra comparto IT e LOBs nel 40% e capacità di guardare alle cose in maniera differente nel 39% sono tre degli elementi più interessanti per chi ha sviluppato la tecnologia in azienda.