La competitività di un’azienda dipende molto dalle potenzialità delle risorse umane impiegate e dal bilanciamento tra le varie competenze e le abilità individuali, soprattutto se tra i dipendenti ci sono differenze di età notevoli. Stando a quanto pubblicato nell’ultima edizione dell’Hays Journal, favorire il passaggio generazionale è un obiettivo primario per i manager, chiamati sia a valorizzare il patrimonio di sapere ed esperienza dei lavoratori più maturi sia a formare le giovani risorse.
=> Leggi quando e come conviene assumere nuovi dipendenti
«Per un’azienda, i lavoratori over 65 sono un asset strategico soprattutto in quei settori dove tecnica e manualità sono pilasti basilari – sottolinea Carlos Soave, Managing Director Hays Italia – È quindi fondamentale che le aziende favoriscano processi di trasferimento di competenze dalle figure con maggior expertise alle nuove generazioni di lavoratori.»
Per ottenere i maggiori benefici dal passaggio generazionale (facendo in modo che le nuove leve siano istruite dai dipendenti storici e, nel contempo, valorizzando questi ultimi), è fondamentale compiere questo passo seguendo precise strategie:
- Individuare un mentore: i giovani dipendenti dovrebbero scegliere un collega esperto a cui ispirarsi (non necessariamente il “boss”).
- Fare domande: mai avere paura di chiedere chiarimenti, sciogliere dubbi e porre quesiti a coloro che sono nel capo da più tempo, per potenziare capacità e competenze.
- Assimilare la cultura aziendale: un continuo confronto tra dipendenti di età differenti favorisce l’apprendimento, da parte dei più giovani, degli “Asset” aziendali di base, facendo propria vision e organizzazione.
- Sfruttare il gap anagrafico: i manager dovrebbero affiancare una risorsa giovane a un dipendente più maturo soprattutto nei comparti che rischiano di svuotarsi nell’immediato futuro, caratterizzati da numerosi lavoratori prossimi alla pensione. Una strategia che assicura la costante presenza di professionisti formati.
=> Scopri come attirare e assumere i migliori neolaureati