Disciplina progressiva in azienda: tecniche e vantaggi

di Teresa Barone

10 Dicembre 2014 11:00

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Rendere i dipendenti più consapevoli anche quando sbagliano, optando per il licenziamento solo come ultima spiaggia: ecco la disciplina progressiva.

Il licenziamento di un dipendente che viola le regole aziendali dovrebbe essere la soluzione estrema di un problema individuato, gestito e affrontato nel tempo senza tuttavia aver trovato una soluzione alternativa alla rescissione del contratto di lavoro.

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Creando una politica aziendale basata sulla disciplina progressiva, infatti, non solo si rendono i dipendenti più consapevoli delle loro responsabilità e delle possibili conseguenze, ma si evitano la maggior parte dei licenziamenti che, spesso, causano perdite ingenti alla stessa azienda.

La disciplina progressiva si basa sull’introduzione di un insieme di sanzioni graduali, tuttavia l’obiettivo principale non è punire il dipendente ma renderlo consapevole degli errori compiuti e aiutarlo a rimediare, e migliorare.

Per questo, quando si istituisce un nuovo sistema di disciplina progressiva si dovrebbero tenere a mente quattro punti chiave: generosità, chiarezza, trasparenza ed equità (le regole stabilite devono valere per tutti, così come le sanzioni). Per informare il lavoratore riguardo un comportamento sbagliato e fornirgli tutte le opportunità per migliorare, è indispensabile seguire cinque precisi step:

  • rimprovero orale: va sempre bene per segnalare un deficit di prestazioni o un’infrazione del comportamento, spiegando nei dettagli che cosa non è stato fatto nel modo giusto e come, invece, sarebbe stato opportuno agire;
  • avvertimento scritto: se il comportamento scorretto persiste, è bene mettere tutto nero su bianco specificando gli errori e le possibili conseguenze;
  • parere motivato: a questo punto è utile documentarsi e certificare un parere autorevole e obiettivo.
  • sanzione: se le azioni precedenti non hanno raggiunto l’obiettivo e il dipendente prosegue nella sua condotta, è preferibile agire su due fronti (responsabili HR e manager o datore di lavoro) per imporre eventuali sanzioni;
  • licenziamento: lo step finale.

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