Umiltà e dati concreti per evitare il greenwashing

di Chiara Basciano

2 Marzo 2015 13:00

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Vietato cavalcare l?onda ambientalista se non ci si dimostra realmente interessati al tema

La comunicazione aziendale è una cosa molto delicata, deve essere uniforme e veritiera, il cliente infatti non deve mai avere la sensazione di essere stato imbrogliato. Questo però spesso accade, soprattutto quando si trattano tematiche legate all’ambiente, tanto da far parlare di un fenomeno noto come greenwashing. Vale a dire darsi una “ripulita verde”.

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Sono molte le aziende che cercano di cavalcare l’onda ambientalista, diffondendo comunicati imprecisi e che tendono a gettare fumo negli occhi. Ma gli utenti appaiono sempre più attenti e non ne perdonano una. Allora in caso si decida di dare effettivamente un contributo alla lotta ambientalista sarà bene studiare una comunicazione mirata.

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Bisogna supportare ogni comunicato con dei dati reali, dimostrando quello che si sta veramente facendo. Chi ama il verde guarderà questi e non si fiderà invece di pubblicità che siano emotivamente improntate ad un generico green mood. Mai promettere cose che non si possono mantenere, evitando in ogni caso di autoincensarsi.

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Non fidarsi di certificazioni non garantite, si rischia non solo di passare per disonesti ma anche da ingenui. Meglio non avere certificazioni che averne di fasulle, in questo campo non si ammette ignoranza. Infine mai gonfiare i dati o far credere che si sta facendo più di quanto effettivamente sia, mettendo enfasi sul proprio progetto.