Nonostante le aziende ne capiscano l’importanza la Unified Communication ancora stenta a decollare. Secondo la ricerca condotta da Vanson Bourne per conto di Easynet si nota una notevole discrepanza tra gli obiettivi che si vogliono raggiunger e lo stato attuale della maggior parte delle aziende europee.
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Nel dettaglio il 60% degli intervistati europei e il 69% in Italia, vede un miglioramento dell’efficienza del business e il 45%, sia a livello globale che in Italia, una migliore agilità. Eppure Il grado la maturità dei sistemi UC è ancora lontana se si tiene conto del fatto che anche nei paesi che mostrano il valore più alto, Olanda e Belgio, soltanto meno della metà delle aziende intervistate (rispettivamente il 40% e il 37%) ritengono al momento di poter implementare ovunque servizi UC, mentre in Italia il dato si attesta al 33%.
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Si nota anche una certa differenza anche a seconda dei settori analizzati.Le percentuali sono più alte in ambito di telecomunicazioni (40%), servizi business e consumer (41%) e servizi IT/computer (38%), mentre i settori con le reti meno pronte a supportare le UC sono il manufacturing (19%) e i servizi banking/financial (21%).
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Emmanuel Becker, Country Manager Italia di Easynet, afferma «Le aziende dei vari settori riconoscono i vantaggi che le Unified Communication porterebbero al business, eppure questa ricerca mette in luce come solo poco più della metà sono attualmente in grado di implementarle. Reti Intelligenti o Ibride eliminano la necessità di upgrade importanti e i Communication Service Provider che forniscono ciò possono aiutare le organizzazioni a ottenere il meglio dalle loro reti aziendali e massimizzare il ritorno sugli investimenti esistenti di UC per essere il più efficienti e competitivi possibile».