Credibilità a rischio

di Teresa Barone

28 Settembre 2015 09:00

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Parole innocue che possono compromettere la credibilità e mettere a rischio la propria reputazione.

Crearsi una reputazione solida e ottenere fiducia: un obiettivo fondamentale in ambito professionale che si basa sulle capacità comunicative, sull’empatia e sull’abilità nel gestire al meglio il linguaggio del corpo.

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Ci sono alcune parole di suo comune, tuttavia, che potrebbero minare la propria credibilità soprattutto se usate in alcuni contesti. Il semplice “quasi”, ad esempio, se inserito in una frase relativa a un determinato progetto in corso, può trasmette l’incapacità di ottenere un risultato concreto.

Se parlando di scadenze si usa il termine generico “un giorno” evitando di fornire date e tempistiche esatte, si rischia di comunicare la mancanza di urgenza e di importanza.

Meglio evitare di abusare del verbo “provare”, che potrebbe sottolineare non solo la carenza di impegno ma anche la mancanza di capacità per portare a termine un compito. Quando si discute riguardo alle mansioni lavorative, infatti, esprimere il proprio desiderio di provare a ottenere un risultato indica inevitabilmente che non si ha alcuna intenzione di accettare una determinata responsabilità.

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Infine, meglio sostituire la dicitura “lo spero” con “lo farò”, ottenendo credibilità e sottolineando impegno e sicurezza in sé stessi.