Cercare un lavoro non è un compito da poco, spesso richiede moltissimo tempo, più di quanto si immagina. Quando finalmente si riesce a raggiungere l’obbiettivo ci si rilassa e non si cambia più, si avvia una routine difficile da abbandonare e per molti rimane così per sempre.
=> Cambiare lavoro
Un processo però che con il tempo sta cessando, colpa della crisi, dei licenziamenti o della bassa retribuzione, rimanere fissi su un posto di lavoro sembra quasi impossibile. Per quanto avere un posto fisso è il sogno di tutti, ci sono allo stesso tempo dei limiti spesso nascosti, che questo tipo di percorso lavorativo porta. Lavorare per tanti anni nello stesso posto porta, volendo o no, una indistruttibile routine, gli orari, i luoghi, i colleghi, i discorsi, i tragitti e così via fino ad infinite sfaccettature. Per molti tutto questo non è nulla di nuovo, in fondo è come la vita, ma per altri tutto questo è soffocante e impossibile e si vuole cambiare.
=> Cambiare lavoro è la scelta giusta?
Cambiare lavoro può essere anche un obbligo, dopo un licenziamento, un fallimento o una chiusura, ma il cambiamento volontario è probabilmente la scelta più difficile. Ad esempio un licenziamento porta obbligatoriamente a trovare altro, il licenziamento dà quindi una spinta, anche se non voluta, al lavoratore. Decidere tutto questo da soli è invece più complesso, in quanto si deve autonomamente decidere di abbandonare il proprio lavoro per prendere una strada differente.
=> Il lavoro che fa per noi
Purtroppo è anche vero che ad oggi, anche senza licenziamento, di spinte ne esistono molte, si passa dalla scarsa retribuzione alle mansioni non adeguate. Ma comunque il cambiamento quando si è arrivati ad uno specifico punto della vita è necessario, ed i motivi sono moltissimi. Un cambiamento stimola la mente, aiuta ad esplorare nuovi ambienti, ne aumenta la conoscenza ed anche la capacità e tutto questo porta benefici non solo a se stessi ma anche al proprio bagaglio culturale, che sull’ambiente del lavoro non può che giovare. Ovviamente un cambiamento deve essere guidato dalla consapevolezza e dalla sicurezza di voler “gettare” la propria vita lavorativa in balia degli eventi, della fortuna e di una possibile instabilità.