La problematica principale del lavoro italiano è l’instabilità, i lavoratori vivono nel dubbio ed anche nella speranza. Entrambi elementi che si rivolgono sia alla continuità del proprio lavoro e, nei casi migliori, anche ad uno sviluppo della carriera. Le problematiche sopratutto in alcuni ambiti fanno fatica a cessare, la disoccupazione ma anche i licenziamenti sono dei fenomeni ancora molto comuni. Ma se in un colloquio si può decidere la sorta di un candidato, per un licenziamento devono essere presenti delle motivazioni valide e reali, al contrario si rischiano vastissime sanzioni.
Purtroppo esistono casi nel quale avvengono licenziamenti non giustificati, ma molti sono giustificati ed i lavoratori si trovano così in un modo o nell’altro senza lavoro.
Il licenziamento è una fase della propria vita molto delicato, in quanto il proprio essere vive un periodo di insicurezze, di poca motivazione e voglia di riscattarsi. Ovviamente le motivazioni di un licenziamento sono varie, spesso la problematica non è neanche del tutto personale, ma al contrario possono presentarsi licenziamenti per esigenze dell’azienda per cui si lavora.
Inizialmente qualsiasi sia il motivo è inevitabile sentirsi persi, si ha difficoltà a ricominciare, sia per paura che per tristezza. Nella vita superare una perdita è sempre traumatizzante, anche un licenziamento ne fa parte, non si perde solo la retribuzione e il posto, ma si perdono, sopratutto se si parla di anni in un ambiente lavorativo, i contatti, la routine, le abitudini e anche i semplici luoghi. Pensare di ricominciare tutto da capo porta stress, che se sottovalutato rischia di danneggiare lo stato fisico e mentale perennemente.
Per vivere al meglio il dopo licenziamento è importante andare per gradi, per quanto sia necessario velocizzare tutto il processo, la regola principale è calma e pazienza. Inizialmente è importante ritrovare la propria strada, riprendersi dei propri spazi e capire da dove e come ricominciare. Spesso un licenziamento è anche una spinta per se stessi per capire quale strada intraprendere, e la risposta non è sempre ovvia. Inoltre non bisogna continuare a darsi la colpa di ciò che accaduto, l’unico pensiero se il licenziamento è avvenuto per dei propri errori, è quello di riflettere sul motivo di quelle mancanze e fare di tutto per colmarle, ripresentandosi così nel mondo del lavoro al meglio. Infine spesso se si ha la possibilità di prendersi del tempo per pensare, un periodo di relax può essere l’idea migliore per recuperare energia e motivazione.