Comunicare meno comunicare meglio

di Chiara Basciano

7 Giugno 2016 12:00

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Evitare di subissare il cliente di informazioni aiuta a creare un clima di fiducia migliore.

Riuscire ad instaurare un rapporto di fiducia con il proprio cliente vuol dire anche mettere in atto una buona comunicazione. Le newsletter, le telefonate, le pubblicità, sono tutti mezzi utili che vanno però dosati nel modo giusto.

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Secondo la ricerca Communication Crackdown (Un giro di vite sulle comunicazioni) realizzata da Coleman Parkes Research per conto di Ricoh Europe sono moltissimi i clienti a lamentarsi di una comunicazione troppo pressante. I dati dimostrano che il 65% degli intervistati afferma di sentirsi meno legato ad una azienda che li sommerge di informazioni irrilevanti, il 63% dichiara di essere pronto a spendere meno e il 57 % addirittura a rompere del tutto i rapporti. Inoltre 1 persona su 10 è arrivata ad interpellare un’autorità competente.

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Per questo Ricoh fornisce una serie di consigli utili per evitare questo caso di cose. I consigli sono rivolti principalmente ad aziende di piccole e medi dimensioni ma anche le gradi potranno trarne vantaggio. Considerando che l’80% degli intervistati si dichiara disponibile ad aiutare le aziende a migliorare la comunicazione le aziende devono vedere nel dato un’enorme potenzialità, sfruttando una comunicazione attiva e partecipe del cliente.

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Ma anche gestire i dati per una comunicazione personalizzata può dare un grande vantaggio. In questo modo ogni cliente si sentirà preso in considerazione per quelle che sono le sue reali esigenze. Ultimo consiglio di Ricoh è di non improvvisare ma avvalersi sempre del supporto di esperti del settore.