In fase di selezione sono molte le domande da poter rivolgere al candidato ma una che non dovrebbe mancare mai è quella relativa alla capacità di risolvere problemi. L’abilità nel problem solving infatti rivela molti lati nascosti del candidato.
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In particolare sono cinque le caratteristiche che derivano da domande inerenti al problem solving. La prima è sicuramente la profondità di pensiero. Infatti si può determinare se il ragionamento è complesso, avanzato o superficiale. I migliori candidati dimostrano una buona comprensione di causa ed effetto di un problema e sono in grado di trovare la causa principale.
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Seconda caratteristica è la capacità di mettere a fuoco il problema. Esistono tre tipi di focalizzazione: tecnica, tattica e strategica. I candidati con un focus tecnico riescono ad entrare nei dettagli del processo. Quelli con un’inclinazione tattica guardano ai risultati del processo. Un focus strategico è rappresentato da un orizzonte temporale più lungo e prende in considerazione implicazioni e conseguenze non dirette. Altro punto essenziale è quello di capire se si è più propensi al lavoro di squadra o individuale. Elemento utile soprattutto in lavori che presuppongono collaborazione.
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Si passa poi ad una prospettiva funzionale o multifunzione. I migliori candidati riescono a comprendere le implicazioni del loro lavoro, per questo è importante analizzare il modo in cui il candidato pone domande. Infine le domande di problem solving svelano le potenzialità del candidato e la sua tendenza a semplificare o complicare le cose.