Il datore di lavoro un ruolo enigmatico spesso frainteso e ancora più spesso categorizzato ancor prima di essersi presentato.
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Non per caso studiare il proprio capo per capire chi si ha davanti è la regola numero uno, questo serve per capire quale tipo di approccio bisogna attuare. Dopo di che bisogna tenere sempre a mente che anche se è il capo non tutto deve essere un obbligo, molto spesso bisogna infatti mettere dei paletti per fargli capire, nel modo migliore, alcuni limiti. Inoltre per non creare discussioni inutili bisogna capire in che modo preferisce essere avvisato per qualsiasi cosa, email, telefonata, messaggio o di persona, capire queste semplici cose evita di creare situazioni dove potrebbe infastidirsi.
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Inoltre è fondamentale saperlo ascoltare, il capo è un alleato prezioso, per questo non bisogna mai reagire in modo esagerato se ci richiama o ci corregge qualcosa, bisogna imparare a capire dalle sue parole se è soddisfatto del lavoro fatto oppure no. Anche se ci si trova davanti ad un capo non particolarmente simpatico bisogna sempre mantenere la calma e l’educazione, inoltre non bisogna mai avere paura di spiegare una propria idea se quest’ultima è valida e sensata. I capi anche quelli più duri preferiscono i lavoratori sicuri di sè e che sanno districarsi anche in situazione difficili.