La decisione di licenziare un dipendente che non rende come dovrebbe non è mai facile da prendere e costringe ad ammettere iniziali errori di valutazione.
=> La tempistica del licenziamento disciplinare
Prima di comunicare definitivamente il licenziamento al lavoratore è fondamentale ponderare bene la scelta, evitando di cerare un clima di scontento tra i collaboratori minando al rendimento dell’intero team.
Da valutare al meglio, ad esempio, sono le motivazioni che hanno portato il calo del rendimento e delle prestazioni del dipendente, indagando sulle possibili cause che esulano dal suo operato e dai suoi sforzi, assicurandosi di aver inviato adeguati feedback e segnalazioni periodiche.
Da prendere in considerazione, inoltre, è la possibilità di adibire il lavoratore ad altre mansioni in linea con le sue competenze e attitudini.
Indipendentemente dalle motivazioni del calo prestazionale è doveroso attivare programmi di miglioramento volti a potenziare le performance del dipendente allontanando l’ipotesi di sostituzione, tenendo anche conto dei costi e del tempo necessario per avviare una nuova campagna di selezione.
Qualora la decisione di licenziare il dipendente sia inevitabile, aver messo in atto iniziative di supporto e sostengo gioverà alla motivazione degli altri collaboratori, che avranno percepito la corretta gestione basata sul rispetto e sull’equità.
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