Se è vero che il management cross funzionale permette di creare migliori sinergie tra i diversi comparti aziendali è anche vero che rischia di mettere in discussione la leadership del manager, annullando le gerarchie e privilegiando la cooperazione.
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Ma anche nel management cross funzionale è necessario beneficiare di una guida. Lo dimostrano i fatti, se infatti ci si trova davanti ad un’opposizione di obiettivi tra i diversi partecipanti sarà il leader a stabilire le priorità. Per farlo però è necessario indicare fin dall’inizio gli obiettivi, in modo da renderli chiari e condivisi. Stesso discorso per quanto riguarda i diversi impegni. Il manager infatti dovrà rendere chiari i diversi compiti, evitando di creare conflitti tra i partecipanti e suddividendo in maniera equa le responsabilità.
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Ma questa decisioni non devono essere vissute come imposizioni, ma devono essere frutto di una relazione tra manager e dipendenti. Per questo prima di mettere mano ad un progetto il manager dovrebbe prendersi il tempo necessario per conoscere ogni membro coinvolto, anche e soprattutto se si tratta di risorse che lavorano da remoto. Il manager deve essere credibile agli occhi di tutti, in modo da poter dare direttive senza risultare autoritario.
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Per rendere il management cross funzionale produttivo è necessario impostare una tabella di marcia e verificarne periodicamente l’avanzamento in modo da correggere eventuali errori e implementare nuove risorse. L’occhio del manager deve quindi essere sempre vigile e pronto ad intervenire, lasciando però la libertà di azione e dimostrando fiducia nei confronti dei dipendenti.
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