La presenza di un leader considerato “tossico” crea senza dubbio notevoli scompensi negli ambienti di lavoro e sicuramente gli svantaggi che derivano da una gestione eccessivamente autoritaria superano i possibili vantaggi.
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Secondo uno studio, tuttavia, la presenza di un leader poco amichevole, troppo arrogante e per nulla rispettoso delle esigenze altrui fa in modo che i dipendenti si sentano più impegnati nell’immediato, facendo leva sulle paure e sul timore di perdere il lavoro: allo stesso tempo, tuttavia, simili comportamenti possono causare danni a lungo termine e minare l’efficienza dell’intera organizzazione.
La ricerca, condotta dalla società di consulenza “Life Meets Work”, mostra come la scelta di conferire un incarico di supervisione a un manager troppo esigente si riveli corretta per datori di lavoro possono solo considerandone i vantaggi a breve termine, mentre con il passare del tempo i rischi sono notevoli: stando ai dati, avere a che fare con una pessima leadership spinge i collaboratori a voler lasciare l’azienda (lo pensa il 73% degli intervistati), aumenta i conflitti (70%) e incrementa il sospetto di essere oggetto di discriminazione da parte del capo nell’assegnazione degli incarichi e nella concessione di ari opportunità (81%).
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