La difficile arte del feedback

di Chiara Basciano

1 Agosto 2017 09:00

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Imparare a dare feedback senza irritare il dipendente ma motivandolo a fare meglio.

Si sottolinea sempre l’importanza dei feedback, come strumento utile per migliorare, sia a livello personale che a livello aziendale, ma se si deve essere pronti a sentire anche cose che non vanno, mostrandosi pronti ad ascoltare ogni tipo di commento anche saper dare feedback ha la stessa importanza.

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Anche questa è un’arte, fatta di tatto e capacità di comunicare. Se fatta male può irritare e demotivare, se fatta bene può dare nuovo impulso al lavoratore. Compito del manager è quello di saper maneggiare la dura arte del feedback. Prima di tutto quando si decide di dare un consiglio bisogna essere sicuri che la spinta sia motivata dalla volontà di fare del bene all’altro e di aiutarlo nella carriera. Se si è irritati per qualcosa fatto male è bene lasciare passare un po’ di tempo e recuperare la lucidità e le serenità necessarie a comunicare senza risentimento.

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Al momento del colloquio è bene avere le idee chiare, essere concisi ed esprimere il concetto gentilmente, facendo attenzione a non urtare la sensibilità del dipendente. Anche in caso di forti critiche bisogna trovare il lato positivo, in modo da finire il colloquio con una nota dolce.

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Inoltre bisogna cercare di non far passare troppo tempo dall’evento che si intende criticare o correggere, in modo da far capire davvero cosa si è sbagliato e in caso dando la possibilità di porre rimedio. Infine sarà bene dare delle regole generali riguardanti i feedback, in modo che venga più facile comunicare eventuali problemi e invogliano i lavoratori ad esprimersi liberamente.

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