Cambia il modo di fare shopping, questo è chiaro a tutti, ma se è evidente quando il mondo digitale sia entrato a far parte del modo di fare acquisti, sia attraverso l’e-commerce sia attraverso il contatto diretto col cliente attraverso la geolocalizzazione quando si trova in un negozio reale, meno evidente è l’importanza che i clienti danno ai coupon.
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Naturalmente la raccolta dei punti e la conseguente fidelizzazione del cliente non ha niente di nuovo, ma la sua trasformazione in strumento digitale apre nuove prospettive. Secondo quando reso noto da un report realizzato da CheckBonus «è in atto un vero e proprio cambiamento per quanto riguarda i modelli di fidelizzazione, dal coupon al rewarding mobile e in tempo reale. Il consumatore oggi vuole nuovi modelli di marketing e di customer experience più in linea con le nuove sfide del mobile» secondo le parole di Pierluigi Casolari, CEO di CheckBonus.
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Interessanti anche le considerazioni di Maria Luisa Bionda, fondatrice di 2B Research e docente in Università Cattolica di Milano che sostiene «Anche l’American Marketing Association sottolinea come l’ominicanalità sia in costante crescita e il consumatore omnicanale dimostri una spiccata predisposizione ad uno stile di consumo edonistico, in cui la propria gratificazione risulta centrale e, quando raggiunta, si trasforma in valore (visite/acquisti più frequenti, maggiore fidelizzazione, etc.). In questa ricerca di gratificazione e dell’elaborazione di un piacere che non si limita al piacere derivato dall’acquisto/possesso, ma si concretizza anche nelle modalità con le quali l’acquisto/possesso avviene, la logica del dono può giocare un ruolo cruciale e il dono può assumere molteplici forme».
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In questo senso sviluppare un sistema di coupon e raccolta punti significa andare verso le necessità del cliente e garantirsi così una maggiore fidelizzazione.
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