Entro il 2020 saranno creati due milioni i nuovi posti di lavoro soprattutto nel comparto digitale e caratterizzati dalla richiesta di competenze specifiche nel settore: per le aziende sarà fondamentale promuovere innovazione e trasformazione adeguandosi alla nuova realtà.
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Questo è quanto è emerso durante la Top Employers HR Conference “HR oltre l’HR”, organizzata da Top Employers Institute in collaborazione con AIDP e School of Management del Politecnico di Milano (i dati sono enersi dal World Economic Forum).
La ricerca di Top Employers Institute sottolinea quali saranno le prime tre priorità per le aziende, dalla strategia dei talenti al “change management” passando attraverso lo sviluppo della leadership.
«Il tema del cambiamento è tra i primi tre segnalati, e strettamente correlato con quello della gestione dei talenti e sviluppo della leadership – osserva Massimo Begelle, Deputy Country Manager Italy di Top Employers Institute.- Il lavoro sta cambiando a grandissima velocità, si stanno trasformando non solo i confini, sia geografici sia organizzativi, ma anche i ruoli, i percorsi di carriera, il modo stesso di lavorare».
Per quanto riguarda lo sviluppo della leadership, i dati della ricerca Top Employers confermano che nel 97% delle aziende l’executive management è chiamato a responsabilizzare i leader sui nuovi comportamenti, evidenziando come il 53% delle imprese affidi il compito di favorire comunicazione e condivisione a un portale o forum di leadership.
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«Il ruolo del leader – prosegue Begelle – è cambiato profondamente, finiti i tempi dei “capi” che decidevano da soli in modo verticistico e autoritario, oggi si chiede ai leader di avere carisma e capacità empatiche, di rappresentare un buon esempio da seguire, di avere un comportamento virtuoso da trasmettere a tutti i colleghi, invitando alla condivisione e al confronto».
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