Nonostante il mondo del lavoro aziendale sia sempre più avviato ad una politica collaborativa c’è sempre bisogno di uno sguardo esterno che sappia controllare quello che si sta facendo. La funzione di controllo spetta al manager.
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Nel dettaglio sono quattro gli elementi fondamentali di un sistema di controllo. La prima è la caratteristica o la condizione da controllare. Si seleziona quella che è in relazione con il sistema aziendale e che è in stretta relazione con la produttività del business.
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Il secondo elemento è il sensore, vale a dire il il mezzo per misurare la caratteristica o la condizione. Si tratta di un elemento concreto, capace di restituire dati reali. Il terzo elemento è il comparatore, vale dire ciò che determina la necessità di una correzione confrontando ciò che accade con quello che è stato pianificato. Alcune deviazioni dal piano sono facilmente prevedibili, ma quando le variazioni sono al di là di quelle considerate accettabili, è necessaria un’azione correttiva.
Per questo bisogna mettere in campo una sorta di azione preventiva, per indicare che il buon controllo è stato raggiunto. Infine l’attivatore, che è l’azione correttiva adottata per riportare il sistema al risultato sperato. Tutti e quattro gli elementi si attuano nella stessa sequenza e mantengono una relazione coerente tra loro in ogni sistema.
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