Riuscire a costruire un ambiente di lavoro collaborativo passa anche attraverso momenti più informali. Le festività natalizie sono un’occasione perfetta per dare vita a momenti di condivisione, lontani dallo stress del lavoro.
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Ma organizzare una cena tra colleghi e capi non è una cosa così banale. Un’insieme di elementi possono far diventare la cena un momenti piacevole, di consolidamento dello spirito di squadra o, al contrario, se non tutto funziona, può diventare noiosa e spauracchio per gli anni futuri. Per questo i consigli di Massimo Sacco, ristoratore e proprietario di Alma Buona, pizzeria romana, non appaiono scontati.
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Secondo Sacco sono cinque gli elementi da tenere in considerazione. Primo tra tutti il ruolo del discorso. Sta al capo infatti introdurre la serata in modo da rinsaldare alcuni valori e mettere in evidenza l’importanza di ogni singolo dipendente. La scelta del locale è il secondo punto. Meglio un luogo informale, preferibilmente non nello stesso quartiere dell’azienda, per evidenziare la separazione del momento, ma facilmente raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Terzo è l’atmosfera, deve essere rilassata, favorita di certo dal luogo scelto e il tavolo non deve essere separato dal contesto, in modo da non farla sembrare una riunione di lavoro.
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Quarto punto è il cibo. Sacco suggerisce la pizza come elemento che unisce, semplice e facilmente appetibile a tutti. Ma in ogni caso si deve trattare di cibo di livello, con attenzione alle materie prime ed evidentemente attento alla salute e al benessere. Infine le bevande. Anche queste devono essere di livello e non copiose. L’attenzione alla salute è al primo posto, per questo non sono permessi eccessi.
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