Rendere compatto il team da remoto

di Chiara Basciano

Pubblicato 30 Gennaio 2018
Aggiornato 11 Dicembre 2018 09:28

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Imparare a costruire le giuste relazioni tra membri che sono fisicamente lontani.

Quando si lavora in una squadra eterogenea, composta da membri fisicamente lontani, la situazione può essere molto stimolante, a patto che si lavori per mantenere il gruppo compatto. Naturalmente il rischio è che ci siano delle difficoltà in questo senso.

Il ruolo del project manager risulta essenziale in un contesto del genere. Ogni organizzazione ha bisogno di una gerarchia e di un senso di leadership chiaramente definiti e tutto ciò deve essere comunicato fin dal principio.

La struttura deve essere chiara e ognuno deve conoscere il ruolo che ricopre all’interno della squadra. Stessa importanza deve essere data alla soddisfazione di ogni membro. È necessario assicurarsi che i lavoratori abbiano gli strumenti giusti per svolgere il proprio lavoro senza complicazioni.

Il lavoratore da remoto rischia di sentirsi abbandonato in caso di problemi, per questo bisogna garantire un confronto costante e un livello di risposta immediato. Anche la cultura aziendale deve essere condivisa, soprattutto da chi è fisicamente lontano. Gli strumenti tecnologici risultano preziosi perché questo avvenga. Mantenere un ambiente sociale è importante per costruire una cultura aziendale in team che lavorano da remoto, così come nelle organizzazioni tradizionali.