Riduzione contributi INPS dopo i 65 anni: a chi spetta?

Risposta di Anna Fabi

31 Luglio 2024 08:25

Annamaria chiede:

Sono in pensione da 2 anni con “Opzione Donna” e continuo a versare contributi INPS in gestione Artigiani. Avendo raggiunto 65 anni di età, ho richiesto la riduzione del 50% sul versamento dei contributi minimali e IVS ma tale richiesta è stata respinta: per quale motivo?

Sui versamenti previdenziali successivi alla pensione degli Artigiani ci sono di norma delle agevolazioni, in particolar modo la riduzione sulla quota dei versamenti dovuti per i contributi minimali e IVS.

Il rigetto della sua richiesta da parte dell’INPS, a cui è iscritta come artigiana, è probabilmente dovuto al fatto che sta usufruendo dell’Opzione Donna, una forma di pensione anticipata che non rientra nei criteri per le agevolazioni previste.

Riduzione contributi minimali e IVS: i requisiti INPS

Su richiesta, il contributo dovuto dai pensionati autonomi iscritti alle Gestioni artigiani, esercenti attività commerciale, coltivatori diretti, mezzadri e coloni può essere dimezzato in base a quanto previsto dall’articolo 59, comma 15, legge 27 dicembre 1997, n. 449.

Per beneficiare della riduzione del 50% sui contributi minimali e IVS per i pensionati artigiani, è necessario soddisfare specifici requisiti:

  • età minima di 65 anni
  • titolari di pensione compatibile con il supplemento spettante per la contribuzione versata, come lavoratore autonomo, successivamente alla decorrenza della pensione stessa.

Sono esclusi i lavoratori autonomi titolari di pensioni a carico della Gestione Separata o le lavoratrici che hanno conseguito il trattamento pensionistico con Opzione Donna, data la liquidazione di questi trattamenti con il calcolo contributivo.

Opzione Donna senza riduzione contributiva INPS

La sua richiesta di riduzione è stata quindi respinta perchè l’Opzione Donna è una forma di pensione esclusa dalle agevolazioni sui contributi minimali e IVS.

Come noto, è un regime temporaneo di flessibilità in uscita che consente alle lavoratrici di andare in pensione con requisiti anagrafici ridotti, accettando però un ricalcolo dell’assegno meno favorevole. Oltre ad altre penalizzazioni, compresa questa.

Continuare a lavorare come artigiana dopo il pensionamento e versare contributi INPS è dunque una scelta possibile, ma le agevolazioni sui contributi non sono previste.

Per una maggiore comprensione dei requisiti e delle motivazioni dietro il rigetto della richiesta, le suggerisco di consultare il sito INPS alla pagina che tratta proprio le agevolazioni contributive per i pensionati artigiani

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