NASpI o altri sussidi per autonomi a partita IVA

Risposta di Anna Fabi

Pubblicato 25 Luglio 2024
Aggiornato 26 Luglio 2024 13:07

Mara chiede:

Vorrei chiarimenti in merito alla NASpI per lavoratori autonomi, nello specifico per una ditta individuale ma legata da un contratto di franchising relativo ad un’attività commerciale. Il contratto non è stato rinnovato al termine della scadenza, per volontà del datore di lavoro: c’è la possibilità di usufruire di NASpI o altra forma di sussidio anche se autonimi a partita IVA?

La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro. Dunque, i lavoratori autonomi, inclusi quelli con partita IVA, generalmente non hanno diritto a questo sussidio, anche se operano tramite un contratto di franchising.

Esistono però altre forme di sostegno al reddito che potrebbero adattarsi ai lavoratori autonomi.

Oltre alla Dis-Coll (specifica per i collaboratori coordinati e continuativi iscritti alla Gestione Separata INPS) – che non si applica ai titolari di partita IVA come nel caso descritto, ma le menziono per una comprensione completa delle alternative disponibili per i lavoratori atipici –  c’è anche l’ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), specifica per lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata INPS che abbiano subito una significativa riduzione del reddito.

Requisiti 2024 per l’ISCRO

La richiesta di ISCRO può essere effettuata tramite il portale INPS, seguendo le istruzioni fornite nella sezione dedicata. È importante rispettare le scadenze e fornire tutta la documentazione richiesta per evitare ritardi nell’erogazione dell’indennità.

I requisiti richiesti sono i seguenti:

  • iscrizione alla Gestione Separata INPS da almeno tre anni,
  • reddito da lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei redditi dei due anni precedenti,
  • reddito complessivo non superiore a 12.000 euro nell’anno precedente,
  • regolarità contributiva.

L’ISCRO viene erogata per un massimo di sei mesi con un importo variabile tra 250 e 800 euro mensili (aggiornati annualmente in base all’ISTAT) e si accompagna all’adesione a percorsi di aggiornamento professionale​.

Per i titolari di partita IVA come nel caso descritto, in ultima analisi, la NASpI non è applicabile. Tuttavia, se si è iscritti alla Gestione Separata e si soddisfano i requisiti sopra descritti, si può valutare la richiesta dell’ISCRO come forma di sostegno al reddito.

Per ulteriori dettagli, le consiglio di consultare direttamente il sito dell’INPS o rivolgersi a un patronato per assistenza personalizzata.

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