A me risulta che il medico abbia l’obbligo di comunicare al sistema sanitario gli estremi fattura con codice fiscale dell’interessato e consegnare copia cartacea e non al sistema fattura e corrispettivi.
Al momento la normativa è quella che dice lei, l’obbligo di comunicare i dati al sistema tessera sanitaria consente al Fisco di predisporre correttamente le dichiarazioni dei redditi precompilata, che contengono le detrazioni sanitarie. Dal primo gennaio 2019, però, scatterà l’obbligo di fattura elettronica per tutti i privati, quindi cambieranno le regole. E le novità riguarderanno anche gli studi medici, così come tutti i professionisti che emettono fattura.
In realtà non possiamo escludere che, sul filo di lana (ovvero in questi ultimi mesi del 2018, per esempio in sede di manovra economica) vengano previste delle esenzioni da questo obbligo. Non mi pare che comunque fino a questo momento si sia mai parlato, nemmeno a livello di ipotesi, di esclusione degli studi medici dall’obbligo.
In ogni caso, al momento la norma (legge 205/2017) prevede che dal prossimo primo gennaio 2019 entri in vigore l’obbligo di fattura elettronica per tutti i privati. Quindi, da questa data, i medici dovranno emettere fatture elettroniche, che transiteranno sul Sdi; il sistema di interscambio. Al paziente, però, che spesso non è titolare di partita IVA e quindi non è attrezzato per ricevere fatture elettroniche, potrà continuare a consegnare una copia cartacea. Oppure inviare un Pdf via PEC, posta elettronica certificata.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz