Il software per il concordato preventivo biennale sarà inserito nell’applicativo web “Il Tuo ISA”, che terrà conto della redditività individuale e di quelle medie come definite dagli ISA.
Dal 15 giugno, il contribuente o un suo delegato – dopo l’inserimento dei dati relativi all’anno di imposta 2023 e di ulteriori informazioni reddituali – riceverà l’esito ISA e la Proposta di reddito concordatario per gli anni di imposta 2024 e 2025.
La proposta sarà coerente con i dati dichiarati dal contribuente, nel rispetto della sua effettiva capacità contributiva.
Come si calcola la proposta di concordato
Dal 15 giugno e fino al 15 ottobre 2024, dunque, i contribuenti potranno utilizzarlo per inserire i dati utili ai fini del calcolo della proposta, dichiarando contemporaneamente il possesso dei requisiti.
Sull’importo fisso presuntivo del reddito imponibile si pagheranno le imposte per le successive due annualità.
Lo strumento si applica in realtà alle Partite IVA che applicano gli ISA, ossia una platea di circa due milioni e mezzo di professionisti (chi dichiarerà di avere i requisiti per accettare la proposta di concordato per il 2024-2025 deve aver applicato gli ISA nel 2023), a cui per il 2024 si aggiungono anche i forfettari in via sperimentale, ma per un solo anno.
Per quanto dura il concordato
La proposta sarà biennale per i soggetti che aderiscono agli ISA mentre è annuale per i soggetti in regime forfetario.
Nei casi di cessazione del concordato (per modifica o chiusura attività) si ripristina la tassazione ordinaria nell’anno in cui si realizza l’evento che la genera.
Nei casi si decadenza (per violazioni o irregolarità), gli effetti sono retroattivi e dunque si estende la tassazione ordinaria fin dal primo anno di applicazione del concordato.