Sottoscritta da sindacati e SISAC l’ipotesi di rinnovo del contratto dei medici di famiglia per gli anni 2019-2021, con aumenti e relativi arretrati e numerose altre novità come il Ruolo Unico, che garantirà ad ogni medico il tempo pieno.
Il nuovo ACN interessa oltre 40mila medici di medicina generale e più di 10mila medici di continuità assistenziale (ex guardia medica).
ACN Medicina Generale 19-21: cosa prevede
L’ipotesi di Accordo Collettivo Nazionale prevede aumenti contrattuali del 3,78% e l’attivazione di maggiori tutele relative alla disciplina della maternità.
Per quanto riguarda la componente economica, l’accordo recupera dunque buona parte del ritardo accumulato negli anni, con l’aggiornamento dei compensi al 2021 ed il recupero di 5 anni di arretrati: circa 15 mila euro per un medico massimalista.
Il contratto prevede anche l’istituzione di un tavolo permanente sui tempi di conciliazione di vita e lavoro e delle pari opportunità, incentivando la telemedicina per le aree disagiate e le donne medico in gravidanza o con figli fino a tre anni, che avranno la possibilità di lavorare in smart working.
Dando attuazione al cosiddetto Ruolo Unico, inoltre, dal 1 gennaio 2025 si dispone la pubblicazione di incarichi a 38 ore, con la contemporanea apertura dello studio per attività a ciclo di scelta. I medici in servizio potranno optare per il passaggio al ruolo unico con prelazione rispetto alla pubblicazione degli incarichi.
Il prossimo step è il rinnovo della contrattazione per il triennio 2022-2024, che dovrà tenere conto delle novità del PNRR.