È stato prorogato al 2026 l’esonero dal pagamento dei contributi minimi soggettivi per i neo-iscritti alla Cassa Dottori Commercialisti con più di 35 anni di età, che potranno beneficiare dell’agevolazione anche per il 2022-2026. Chi si iscrive nel quinquennio non sarà tenuto a versare la contribuzione minima soggettiva per i primi cinque anni di iscrizione. L’esonero ha come obiettivo quello di supportare anche i professionisti che avviano il proprio percorso professionale in età più avanzata, soprattutto perché spesso esclusi dal mercato del lavoro.
L’auspicio è quello di supportare gli iscritti aventi dei redditi modesti che si trovano a dover affrontare da subito i costi tipici dello start-up professionale in modo tale da sviluppare una capacità reddituale e contributiva importante che gli consenta di incrementare nel corso del tempo i versamenti previdenziali – commenta Stefano Distilli, Presidente di Cassa Dottori Commercialisti.
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È sempre Distilli a sottolineare la correlazione tra pensione attesa e contributi versati, come dimostra la costante crescita dell’aliquota di contribuzione soggettiva che rappresenta un trend da diversi anni, specie da parte dei professionisti più giovani. Sul fronte pensionistico, inoltre, i montanti contributivi saranno rivalutati a un tasso del 2,1581% per l’anno 2020.
Aver ottenuto il riconoscimento di un tasso di capitalizzazione del 2,1% – conclude Distilli – superiore dello 0,2%, rispetto a quello stabilito da Istat per le pensioni erogate dalla previdenza pubblica obbligatoria, è un segnale importante dell’efficacia riconosciuta alla politica di investimento della nostra Cassa e anche dei criteri di efficienza adottati nella gestione che si traduce in un assegno pensionistico più elevato per tutti gli iscritti.