Medici: il costo dei contratti Covid-19

di Anna Fabi

2 Marzo 2021 14:18

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Sono numerosi gli specializzandi reclutati per l'emergenza Coronavirus: come funzionano i contratti Covid-19 e quali sono le tasse da pagare.

La pandemia da Coronavirus, lo sappiamo bene, ha stravolto le vite e le abitudini di persone, famiglie e lavoratori di tutto il Mondo, primi fra tutti gli operatori del settore sanitario che si sono trovati ad affrontare l’emergenza in prima linea. Il sistema sanitario è stato messo a dura prova e per fronteggiare l’emergenza Covid-19 è stato necessario incrementare la “forza lavoro”, chiedendo a medici già in pensione di tornare in attività e accelerando l’inizio dell’attività libero-professionale per tantissimi specializzandi.

Nell’anno nero del Coronavirus, il 2020, infatti, il Governo ha autorizzato le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale a reclutare gli iscritti all’ultimo e al penultimo anno delle scuole di specializzazione con incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa.

I compensi previsti per gli incarichi Covid-19 si cumulano con le somme ricevute a titolo di borsa di studio ma hanno un trattamento fiscale e previdenziale diverso. Vediamo, dunque, come funzionano e quanto si paga, in termini di tasse, per questi contratti Covid-19.

=> Un anno di Covid-19, anche per le imprese: riassunto della pandemia

Contratti Covid-19 per gli specializzandi

Dal punto di vista del trattamento fiscale dei compensi percepiti dagli specializzandi:

  • le borse di studio sono esentasse, ma sono soggette alla Gestione Separata INPS con aliquota al 24%;
  • gli incarichi di lavoro autonomo e le collaborazioni coordinate e continuative sono soggetti a tassazione, ma si versano i contributi all’ENPAM: nessun contributo previdenziale fino a 4.300 (coperti dalla Quota A versata annualmente), sulla parte eccedente si paga al Quota B.

=> Pensioni ENPAM: guida alla Quota A

Entrando nel merito proprio della Quota B:

  • i giovani medici arruolati con contratti Covid-19 dovranno dichiarare i redditoi percepiti nel 2020 quest’estate nel Modello D ENPAM;
  • chi è iscritto a una scuola di specializzazione potrà scegliere se pagare la Quota B intera (19,50%) oppure se optare per l’aliquota ridotta (9,75%), possibilità prevista per tutti i medici e gli odontoiatri che hanno altre forme di previdenza obbligatoria, ne caso specifico la Gestione Separata INPS sulle borse di studio.

Contratti Covid-19: esempio di calcolo

In merito l’ENPAM stesso fornisce un utile esempio, ipotizzando un reddito di 10mila euro per l’incarico derivante dall’emergenza Coronavirus. Il reddito imponibile percepito dallo specializzando gli consente, in fase di dichiarazione dei redditi, di poter dedurre i contributi previdenziali e di fruire delle detrazioni fiscali previste dalla normativa vigente, come quelle per le tasse universitarie. Nell’esempio riportato nell’infografica ENPAM, l’iscritto ha sostenuto una spesa di 2mila euro per frequentare la scuola di specializzazione. Come si vede, la Quota B dovuta in questo caso è pari a 556, ma potrà ricevere dall’Agenzia delle Entrate un rimborso di importo simile, se non superiore.