Via libera del Consiglio della Regione Toscana alla proposta di legge sull’equo compenso, normativa elaborata in sinergia con la Commissione regionale dei soggetti professionali che detta regole sulle prestazioni erogate dai professionisti nei confronti sia della PA sia dei privati.
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Con la norma approvata – sottolinea l’assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli – sarà rafforzato il divieto di prevedere corrispettivi costituiti da forme di sponsorizzazione o da mero rimborso delle spese sostenute.
Come precisa Bugli, non sarà consentito ricorrere a criteri di valutazione delle offerte che possano compromettere l’equilibrio tra le prestazioni professionali rese e il compenso riconosciuto. Ai professionisti, infatti, dovranno essere riconosciuti compensi proporzionati alle prestazioni fornite, con tempi di pagamento certi e remunerazioni che tengano conto della quantità, della qualità e del contenuto. I pagamenti, inoltre, dovranno essere stabiliti sulla base di parametri prefissati con decreti ministeriali specifici per le varie professioni. In assenza questi ultimi, tuttavia, il compenso sarà determinato facendo riferimento a prestazioni similari.