L’ENPAM ha stabilito specifiche misure di emergenza a favore dei medici sia affetti da Covid-19 sia attivi nelle zone rosse, e pertanto impossibilitati a svolgere la loro professione a causa delle restrizioni imposte per contenere la diffusione del virus.
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L’Ente di previdenza informa i medici di medicina generale che hanno contratto il Coronavirus che è possibile ricevere un indennizzo attraverso la Polizza 30 giorni stipulata con l’ENPAM. I pediatri possono rivolgersi alla propria compagnia assicurativa nei primi 30 giorni di malattia, mentre a partire dal 31esimo giorno sarà l’ENPAM a indennizzare i malati.
I camici bianchi che si trovano in quarantena, imposta dall’autorità sanitaria, riceveranno il ristoro degli oneri che devono sostenere per essere sostituiti. I medici di continuità assistenziale (guardia medica) e i convenzionati del 118 in quarantena, invece, possono ottenere un ristoro per i mancati redditi.
Per quanto riguarda i medici e i dentisti che svolgono esclusivamente la libera professione e attualmente impossibilitati a lavorare, sarà erogato un sussidio sostitutivo del reddito come previsto nei casi di calamità naturale. Il diritto è valido sia per i liberi professionisti della zona rossa sia per i colleghi in quarantena al di fuori di tale perimetro. L’assegno per malattia, che corrisponde all’80% del reddito, scatterà a partire dal 31esimo giorno dall’insorgenza della patologia.
I medici fiscali che svolgono esclusivamente la libera professione e che operavano nella zona rossa, infine, possono contare su un sussidio sostitutivo del reddito come previsto nei casi di calamità naturale. Il diritto è valido anche fuori dalla zona rossa per i medici fiscali posti in quarantena dall’autorità sanitaria.