Il Consiglio della Regione Veneto ha approvato il disegno di legge sull’equo compenso per i professionisti. La misura è volta a disciplinare il diritto a percepire un compenso equo per le prestazioni professionali, contrastando l’inserimento di clausole vessatorie nell’esecuzione degli incarichi conferiti ai professionisti dalla Regione, dagli Enti strumentali e dalle società controllate.
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Il testo, in particolare, sottolinea come viene considerato equo il compenso che risponde a due requisiti:
- la proporzionalità alla quantità e alla qualità del lavoro svolto e al contenuto e alle caratteristiche della prestazione;
- la conformità ai parametri previsti da decreto ministeriale.
Da ora – afferma il Consigliere Alessandro Montagnoli, Presidente della Prima Commissione consiliare – abbiamo degli strumenti in più per garantire la tutela delle prestazioni operate dai liberi professionisti: grazie al testo approvato oggi in aula, frutto dell’accorpamento di tre progetti di legge vertenti sul medesimo oggetto, disponiamo di una legge che intende contrastare lo svilimento della figura del libero professionista, che in questi ultimi anni si è visto concretizzarsi con la corresponsione di compensi non corrispondenti alla qualità e quantità delle prestazioni richieste, se non addirittura simbolici.